Quali sono gli accessori indispensabili per il bagno e dove trovare i migliori

Sei accessori da bagno di cui non potrai fare a meno

Sei accessori da bagno di cui non potrai fare a meno

PROPOSTE D’ARREDO

Sei accessori da bagno di cui non potrai fare a meno

Quando parliamo di arredamento da bagno non dobbiamo pensare solamente ai sanitari, alla doccia o al lavabo ma anche a tutti quei complementi che rendono la stanza da bagno confortevole, accogliente e funzionale. L’accessorio da bagno è infatti un complemento che nasce per arredare il bagno e garantire la comodità necessaria in questo angolo di relax quotidiano. Ecco quali sono i complementi bagno indispensabili e come scegliere i migliori.

 

Scopino wc

Lo scopino wc è un accessorio indispensabile per mantenere pulito il bagno. Durante l’uso del wc possono rimanere dei residui e macchie nella superficie interna della tazza. Lo scopino consente di rimuovere efficacemente questi residui e mantenere il wc igienico. È infine utile ricordare quanto sia importante mantenere le setole dello scopino pulite, affinché la sua efficacia sia ottimale. Esistono degli scopini che hanno delle setole di ricambio facili da trovare e veloci da sostituire.

 

Piantana da bagno

Una soluzione molto usata nell’arredamento da bagno è la piantana, elemento da appoggiare a terra e multi funzione che consente di unire diverse funzioni in un solo ecomplemento. Molto diffuse sono le piantane da wc, composte da porta scopino e porta carta igienica. Il porta carta igienica può essere fisso o rotabile sullo stelo della piantana.  La struttura delle piantane permette di unire anche più complementi, ne è un esempio la piantana wc/bidet che unisce porta scopino, carta igienica, salviette per il bidet e dispenser porta sapone. Anche in questo caso gli elementi possono essere fissi o rotabili, così da poter essere posizionati nel modo più confortevole. Si possono anche acquistare gli accessori separati e attaccare il porta carta o lo scopino a parete, ma la piantana rappresenta sicuramente la soluzione più pratica e semplice.

 

Porta asciugamano

Il porta asciugamano è un elemento spesso sottovalutato ma indispensabile per la comodità di un bagno: riuscite a pensare di usare un asciugamano senza sapere dove appoggiarlo?
Esistono porta salviette a parete di diverse lunghezze, bidet o telo doccia, oppure comodi snodi porta asciugamano che vengono fissati a parete con aste a bandiera. Ovviamente è possibile utilizzare anche dei ganci appendi telo da posizionare vicino al lavabo, bidet o all’uscita della doccia. Dal gusto più retrò o contemporaneo, il porta asciugamani è sicuramente un accessorio indispensabile.

 

Porta sapone

Il porta sapone è un elemento indispensabile che si trova in vista nel bagno dato che solitamente lo posizioniamo sul piano del lavabo o direttamente sul lavandino. Insieme al porta spazzolino denti deve essere scelto con cura. Se usate il sapone solido esiste la versione a piattino, in alternativa si può optare per la versione a dispenser per sapone liquido. Di materiali e colori diversi possono essere in vetro o ceramica, dai colori neutri o più sgargianti, con inserti in metallo o semplici e minimali.

 

Porta spazzolino da denti

Insieme  al porta sapone troviamo l’immancabile porta spazzolini da denti. Questi due accessori sono indispensabili per mantenere in ordine il sapone e gli spazzolini, evitando che si bagnino o si sporchino. Questi due accessori devono essere coordinati alla perfezione perché si trovano vicini, per questo esistono molti set coordinati da appoggiare al lavabo grazie ai quali l’effetto sarà sempre coordinato ed elegante.

 

Scaffaletti da doccia

Gli scaffaletti da doccia sono molto utili per tenere in ordine shampoo, balsamo, sapone e altri prodotti da bagno. Possono essere delle semplici mensoline fissare a parete o in alternativa cestelli ancorati alle ante della doccia, soluzione quest’ultima molto flessibile in quanto non necessita di forare le piastrelle.

 

link utili:

Scopini wc

Piantane da bagno

Porta asciugamani

Porta sapone

Porta spazzolini da denti

Scaffaletti doccia

Ricambi scopino wc

Bonus mobili ed elettrodomestici

Bonus per acquistare mobili ed elettrodomestici

Una guida al nuovo bonus fiscale per mobili ed elettrodomestici aggiornata 2022

Cosa c’è da sapere per le detrazioni 2022

LA DETRAZIONE

Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio (legge n. 178/2020, art. 1, comma 58) anche per gli acquisti che si effettuano nel 2021, ma può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020.

Per gli acquisti effettuati nel 2020, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019.

COME SI OTTIENE IL BONUS

La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche quando il contribuente ha scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.

 QUANDO SI PUÒ AVERE LA DETRAZIONE

La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.

Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

GLI INTERVENTI NECESSARI PER AVERE LE DETRAZIONI

• manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus

• ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza

• restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile

• manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

 

ESEMPI DI LAVORI SU SINGOLI APPARTAMENTI O PARTI CONDOMINIALI CHE DANNO DIRITTO AL BONUS

Manutenzione straordinaria

• installazione di ascensori e scale di sicurezza

• realizzazione dei servizi igienici

• sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso

• rifacimento di scale e rampe

• realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate

• costruzione di scale interne

• sostituzione dei tramezzi internisenza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare

Rientrano nella manutenzione straordinaria

Gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio:

• l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili

• l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva apompa di calore

• la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

Ristrutturazione edilizia

• modifica della facciata

• realizzazione di una mansarda o di un balcone

• trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda

• apertura di nuove porte e finestre

• costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti 

Restauro e risanamento conservativo

• adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti

• ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio

Esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus:

• tinteggiatura pareti e soffitti

• sostituzione di pavimenti

• sostituzione di infissi esterni

• rifacimento di intonaci

• sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni

• riparazione o sostituzione di cancelli o portoni

• riparazione delle grondaie

• riparazione delle mura di cinta.


L’IMPORTO DETRAIBILE

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.

Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non utilizzate anche se l’abitazione oggetto di ristrutturazione è ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus.

Per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati nel 2020 e riferiti a lavori realizzati nel 2019, o iniziati nel 2019 e proseguiti nel 2020, la detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a 10.000 euro, al netto delle spese sostenute nel 2019 per le quali si è già fruito dell’agevolazione.

Bonus mobili ed elettrodomestici – GENNAIO 2021 16.000 euro, al netto delle spese sostenute nel 2020 per le quali si è fruito del bonus.

Il limite dei 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020) riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.


I PAGAMENTI

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.


I DOCUMENTI DA CONSERVARE

• ricevuta del bonifico

• ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito)

• documentazione di addebito sul conto corrente

• fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti

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Idearredobagno è la piattaforma digitale del nostro laboratorio con base ad Arezzo che offre complementi d’arredo e accessori da bagno 100% made in Italy a prezzi accessibili e realizzati artigianalmente.

La nostra avventura online inizia nel 2014 con l’obiettivo di far conoscere i nostri prodotti, venduti principalmente in Italia centrale (siamo una piccola realtà artigianale a conduzione familiare) ad una clientela più vasta e giovane.

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Le nuove generazioni infatti sono molto più confident ed abituate ad acquistare online, essere presenti sul web era un’occasione che la nostra impresa artigiana non voleva perdersi. Sul sito idearredobagno.it potrete trovare tutte le collezioni di accessori da bagno che produciamo, dalle più classiche alle minimali e moderne, declinate in una vasta gamma di colorazioni, anche personalizzabili.

L’offerta online è molto vasta ma non è completa. Ricorda: idearredobagno è un laboratorio che produce tutti gli accessori da bagno che vengono proposti online, la gamma dei prodotti che realizziamo è molto vasta, e la nostra manualità trentennale, per questo se trai cercando qualche prodotto particolare, anche di altre aziende, non esitare a contattarci, possiamo visionare la tua idea e cercare una soluzione su misura per il tuo bagno.

PERSONALIZZAZIONI E COLORI SU MISURA PER TUTTI GLI ACCESSORI DA BAGNO
Per questo nella scheda di ogni prodotto acquistabile sono riportati i nostri contatti, telefonici e mail: potrete contattarci per ogni domanda, chiarimento o esigenza specifica, da circa 30 anni  il nostro laboratorio è la nostra seconda casa e per questo vi risponderemo prontamente!

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MADE IN ITALY O LIFE IN ITALIAN STYLE?

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Il saper fare legato all’esperienza dei maestri artigiani rappresenta uno degli elementi d’eccellenza che rendono famoso il made in Italy nel mondo.

ITALIA: MAESTRIA E CREATIVITA’ NEL MONDO

In questi anni di cambiamenti economici e culturali vogliamo parlare della sicurezza che ancora oggi un prodotto made in Italy può garantire. Gli alti standard qualitativi ai quali le aziende italiane hanno costantemente guardato collocano il prodotto italiano nella fascia alta del mercato, in posizione di nicchia e tale da poter essere al riparo, almeno in parte, dalla forte concorrenza dei Paesi emergenti.
Nei settori tipici del Made in Italy, sistema moda, arredocasa, alimentazione mediterranea e comparti della meccanica, l’Italia è diventata sempre di più un esportatore di prodotti di alta qualità.

LA RICCHEZZA DEL MADE IN ITALY: CAPITALE UMANO E PRODOTTO DIVERSIFICATO

La risposta al successo del made in Italy è da ricercare nel più importante bene immateriale di cui dispone l’Italia: il capitale umano alimentato da quell’immensa riserva culturale che è la vera ricchezza del nostro paese. La globalizzazione sta in realtà favorendo anche una crescente domanda di prodotti diversificati e sempre più personalizzati. L’Italia, possedendo una forte identità, può avvalersi di questa apertura dei mercati giocando un ruolo di rilievo nel nuovo panorama economico.

Infatti la qualità, lo stile, il design rendono sempre più appetibili i prodotti del made in Italy all’estero, tanto che oggi si può parlare di uno stile di vita italiano che molti Paesi vorrebbero importare ed imitare. Il Made in Italy si sta trasformando in un life in italian style.

LIFE IN ITALIAN STYLE

La popolarità dell’Italia all’estero è in aumento grazie soprattutto alla qualità dei prodotti che esporta, è quindi necessaria la valorizzazione di un marchio di qualità che aiuti a mantenere le posizioni di nicchia ma che sia da volano anche per le aziende italiane che realizzano prodotti di fascia media, essenziale per generare fatturato ed occupazione.

Il marchio made in Italy (al secondo posto al mondo per popolarità) esercita tutto il suo fascino in termini di design, di qualità e di capacità di imporre con i suoi innumerevoli prodotti la tendenza del momento. Non stupisce pertanto il posizionamento di mercato in fascia alta che occupano molti prodotti italiani all’estero.

IL MADE IN ITALY: NASCITA DI UN TERMINE NON SEMPRE POSITIVO

L’espressione Made in Italy, orgoglio per i produttori italiani di oggi, rappresenta la qualità, la creatività e l’inventiva caratteristica dell’Italia e dei suo artisti artigiani. Infatti molto spesso i prodotti italiani sono riconosciuti come prodotti di alta qualità, curati nei dettagli, creativi nel disegno e nelle forme.

Non è sempre stato così. Infatti originariamente l’espressione made in Italy aveva un’accezione quasi negativa. Tale espressione fu imposta ai produttori italiani negli anni ’60 da Francia e Germania per indicare ai loro cittadini che i prodotti non erano realizzati nelle proprie nazioni, che avevano abbandonato l’industria povera del tessile e della calzatura.

Questo ribaltamento terminologico ci mostra ancora una volta quanto possano cambiare percezioni e tendenze nel corso degli anni. Oggi made in Italy ha un’accezione positiva e di eccellenza e laboratori artigiani come il nostro lavorano tenacemente ogni giorno (e nonostante tutto) per mantenere alti questi valori.